S.E.O., acronimo di Search Engine Optimization tradotto letteralmente in “ottimizzazione per il motore di ricerca”, è un insieme di attività volte a posizionare una pagina web nei risultati organici di un qualsiasi motore di ricerca, più in alto possibile.
Prima di portare avanti il discorso, occorre fare un breve preambolo. Per “motore di ricerca” intendiamo quel servizio web che fornisce, come risultato della ricerca digitata dall’utente, un elenco di siti pertinenti in grado di soddisfare quella domanda.
Ciascuno di noi, almeno una volta al giorno, da pc o da smartphone, apre il proprio browser e naviga su internet effettuando delle ricerche in base alle proprie esigenze e necessità. Nel 95% dei casi quella domanda è “data in pasto” a Google che ha l’onore, appunto, di essere il motore di ricerca per eccellenza.
La SEO dunque è un insieme complesso di attività che ha come obiettivo quello di far raggiungere ad una pagina web la così tanto agognata prima posizione nei risultati di ricerca.
In questo articolo cercheremo di esprimere i concetti più significativi di questa bellissima attività legata fortemente al Web Marketing, senza utilizzare troppi tecnicismi per far capire al meglio perché oggi è fondamentale per qualsiasi attività imprenditoriale fare SEO.
Principi della SEO
Google ha come obiettivo principale quello di fornire il migliore risultato possibile quando l’utente immette un termine di ricerca, o una frase, all’interno del motore.
Chi fa SEO dunque lavora quotidianamente per ottimizzare il sito web affinché Google lo prenda in considerazione quando viene interrogato su un determinato argomento.
In quest’immagine vediamo come Google risponde ad una “query”, ossia ad una domanda richiesta da un internauta.
In questa ricerca Google ha prodotto solamente risultati cosiddetti “organici”, ossia i risultati che non appartengono agli annunci sponsorizzati a pagamento (quelli con il banner verde con la scritta “Annuncio”) che vengono forniti in base alla pertinenza della pagina web con la ricerca effettuata dagli utenti.
Dunque risulta quasi scontato assumere che i risultati che si trovano nelle prime posizioni avranno un elevato tasso di click rispetto a quelli che si trovano giù nell’elenco o addirittura nella seconda pagina. Secondo dati forniti da Google, aggiornati a Marzo 2019, il 96% dei click avviene nella prima pagina, di cui ben il 65% sui primi 3 risultati.
Fattori che incidono sul posizionamento
Si, fin qui tutto bello, ma come raggiungere le prime posizioni?
Bhè qui il discorso inizia a complicarsi, o meglio, non è sufficiente un articolo per spiegare come si fa “SEO”. Potremmo perderci nei meandri dell’algoritmo il motore di Mountain View per spiegare, discutere, ipotizzare tecniche e teorie su come l’intelligenza artificiale di mister G. decide le sorti di chi genera milioni di visite al mese e di chi si ammazza per poche centinaia.
Cerchiamo quindi di sintetizzare al meglio quali sono i punti su cui lavorare, supponendo che Google attribuisca un punteggio che sarà determinante per il posizionamento:
- Struttura del sito
- Qualità dei contenuti
- Autorevolezza
1. Struttura del sito
Le linee guida di Google forniscono tutti i dettagli su come deve essere strutturato un sito web per renderlo comprensibile al proprio algoritmo. Google deve infatti comprendere cosa di cosa parla il nostro sito, cosa può offrire agli utenti e come questo contenuto viene offerto.
Tutto ciò si traduce in una serie di operazione a livello di codice sorgente da effettuare per “far capire” i significati delle nostre parole.
2. Qualità dei contenuti
L’intelligenza artificiale di Google è in grado di valutare la qualità del contenuto all’interno di un sito. Tuttavia, oltre a soddisfare i requisti tecnici per l’algoritmo, tale contenuto deve essere pensato e redatto per l’essere umano.
Occorre dunque lavorare anche sulle leve psicologiche che spingono l’utente a ritenere interessante un determinato contenuto anziché un altro, oltreché essere soddisfacente in base alla ricerca che egli ha effettuato: se fosse alla ricerca di una informazione, dobbiamo dargli la migliore informazione possibile, se fosse alla ricerca di un prodotto, dobbiamo far si che quel prodotto soddisfi i suoi bisogni e che completi l’acquisto.
3. Autorevolezza
È uno dei fattori più importanti per il posizionamento. L’autorevolezza consiste nel livello di affidabilità, di reputazione e di stima posseduta da un sito web all’interno dell’internet. Più questa aumenta, più è facile che il sito si posizioni in alto nei risultati di ricerca.
Potremmo paragonare l’autorevolezza alle recensioni di un ristorante su Tripadvisor. Maggiori saranno le recensioni positive, migliore sarà la nostra considerazione da parte di Google. Ovviamente ogni recensione ha un peso: 2 recensioni con 5 stelle avranno due valori differenti qualora una di queste venga scritta da Chef Cracco.
Quest’esempio, per quanto pratico, esplica concettualmente il senso dell’autorevolezza , che insieme agli altri macro fattori sopra indicati, contribuiscono al posizionamento del sito per un determinato intento di ricerca
Conclusioni
La “SEO” è un veicolo di promozione molto forte perchè, sostanzialmente, permette di farsi trovare nel momento del bisogno.
In un contesto sempre più digitale è impensabile non inserirla all’interno dei propri progetti di marketing. Cosi come è impensabile che nel 2019, la maggior parte degli imprenditori considera il sito internet “un mero biglietto da visita” al pari di una vetrina o di un cartellone pubblicitario.
NO! NO! Niente di più scorretto. Il sito internet è come un aeroporto, e la SEO è la torre di controllo che veicola il traffico aereo verso lo scalo! Più aerei atterrano nell’aeroporto, più viaggiatori vi entrano!
L’obiettivo delle attività di Search Engine Optimization è quello di portare quanti più viaggiatori all’interno dell’aeroporto. Il reparto marketing dovrà trasformare questi viaggiatori in clienti.